martedì 25 agosto 2009

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ogni tanto cerco un modo pensare, ricordare senza dolore..ritrovare ...arginando quel solito senso di oppressione, che stranzia dentro senza pietà.
cerco e mi accorgo di non essere la sola che continua in questa assurdo modo...
sorriso e piango leggendo le parole di chi, come me, ancora pensa che non possa essere vero. che lui sia ancora qui..o lì..da qualche parte...ma chissà...
chissà se c'è stato un attimo in cui ha potuto capire che ci stava lasciando...e così ogni giorno girano nella mente le solite domande, le solite paure temono di trasformarsi in certezze.

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