mercoledì 8 luglio 2009

e venne il giorno?

in sfascio continuo....escono e rientrano le lacrime, di nascosto nel buio della macchina...sotto la luce intensa della luna.
ma non si vedono, si nascondono tra i pensieri, tra le parole e i progetti dei giorni che verranno.
che verranno...verranno?
è il solito futuro, difficile e doloroso da pensare e vivere. a volte si sopporta.
mi divido tra i momenti del fare e dello stare, ed i momenti di noia, di nulla...del niente.
sembra sempre impossibile accettare quello che è successo..la valanga che ha travolto tutto, che ha distrutto tutto.
quel destino che ha gettato tutta la sua rabbia in un attimo, senza pietà...
è proprio come quella falce che spesso viene raffigurata, in un solo movimento annienta e cancella la vita.
non so dove stare, dove poggiare i piedi. a volta salto sulla sponda fiorita e ammiro la vita, ma c'è sempre quel luogo opposto che richiama a sè con tanta forza e insistenza che è impossibile non farci caso.
e non si sa dove stare, dove essere..se essere.

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