non sono parole mia ma arrivano alle labbra e muovono lente nell'aria..quelle parole e quella musica.
Scegli me fra i tuoi re
un vortice ci avvolgera'
ti prendero', se mi vuoi
danzammo in due, lei se ne ando' ed io ora
ho i ricordi chiusi in te
la tristezza dentro me
tra due mani, le mie
di lacrime, poi si bagno'
il regno che ho chiesto a te, ed ora
ho i ricordi chiusi in te
la tristezza dentro me
tra due mani, le mie
sono i cieli neri che, io so
non si scioglieranno piu'.
giovedì 9 luglio 2009
mercoledì 8 luglio 2009
e venne il giorno?
in sfascio continuo....escono e rientrano le lacrime, di nascosto nel buio della macchina...sotto la luce intensa della luna.
ma non si vedono, si nascondono tra i pensieri, tra le parole e i progetti dei giorni che verranno.
che verranno...verranno?
è il solito futuro, difficile e doloroso da pensare e vivere. a volte si sopporta.
mi divido tra i momenti del fare e dello stare, ed i momenti di noia, di nulla...del niente.
sembra sempre impossibile accettare quello che è successo..la valanga che ha travolto tutto, che ha distrutto tutto.
quel destino che ha gettato tutta la sua rabbia in un attimo, senza pietà...
è proprio come quella falce che spesso viene raffigurata, in un solo movimento annienta e cancella la vita.
non so dove stare, dove poggiare i piedi. a volta salto sulla sponda fiorita e ammiro la vita, ma c'è sempre quel luogo opposto che richiama a sè con tanta forza e insistenza che è impossibile non farci caso.
e non si sa dove stare, dove essere..se essere.
ma non si vedono, si nascondono tra i pensieri, tra le parole e i progetti dei giorni che verranno.
che verranno...verranno?
è il solito futuro, difficile e doloroso da pensare e vivere. a volte si sopporta.
mi divido tra i momenti del fare e dello stare, ed i momenti di noia, di nulla...del niente.
sembra sempre impossibile accettare quello che è successo..la valanga che ha travolto tutto, che ha distrutto tutto.
quel destino che ha gettato tutta la sua rabbia in un attimo, senza pietà...
è proprio come quella falce che spesso viene raffigurata, in un solo movimento annienta e cancella la vita.
non so dove stare, dove poggiare i piedi. a volta salto sulla sponda fiorita e ammiro la vita, ma c'è sempre quel luogo opposto che richiama a sè con tanta forza e insistenza che è impossibile non farci caso.
e non si sa dove stare, dove essere..se essere.
martedì 7 luglio 2009
Iscriviti a:
Post (Atom)